Il Cervo e la sua Guarigione
“Oh Sacro Damh dalle corna ramificate indicami la Fierezza”
Il Cervo porta le qualità di grazia, maestosità e integrità.
Contemplare il Cervo può aiutarti a guadagnare un miglior senso dell’equilibrio ed una maggiore dignità.
Il cervo significa anche indipendenza, sià spirituale che fisica.
(tratto dal libro L'oracolo dei Druidi
di Philip e Sthephanie Carr-Gomm)
Ciò che sto per raccontarti mi è apparso chiaro, in questi giorni, semplicemente sentendo il bramito dei maestosi cervi che risuona nei boschi dal tramonto all’alba in questo periodo dell’anno. Come vedrai il Cervo è in perfetta risonanza con me e ciò che vivo, dunque ho scelto di poporlo come Animale Guardiano per il mese di ottobre.
Il Tao insegna che nel buio c’è luce, e nella luce c’è il buio. Il naturale ciclo vitale, tutto scorre, cambia e nulla è per sempre.
Quante volte, anche a te, immagino, sarà capitato di trovare conforto in questo?
Per me più che un conforto è una certezza, ma pur sapendolo, non sono immune a stati emotivi che mi portano a pensare che certi “stare” non passino mai.
Per me gli ultimi 4 anni sono stati gli anni più pesanti della mia vita: prima la morte di mio padre, poco dopo la malattia di mia madre per poi ammalarmi io stessa. Sopravvissuta a tutto questo, c’è stata la manifestazione di una potente rabbia che proteggeva una snervante e agonizzante disperazione e, nel contorno, un massacrante livello conflittuale con tutte le persone che amo.
Sì, decisamente anni bui e lunghi... Oggi, da una parte mi considero una sopravvissuta, dall’altra mi considero fortunata.
In tutto questo periodo, nei giorni di particolare buio, c’è sempre stata in me quell’ancora, quella voce interiore che continuava a dirmi ”non mollare ora, resisti, vedrai che poi cambia, e cambierai tu, e tutto sarà diverso”.
Questo pensiero è stato il mio faro, un’ancora al quale aggrapparmi, uno scoglio in mezzo al mare in tempesta.
Bene eccomi a raccontarti questo, proprio a dimostrazione che tutto può succedere, raccontarlo mi aiuta a ricordare che ciò che è stato è stato. Ora c’è un presente e poi ci sarà nuovo "dopo", e nuova luce.
Infatti in questo ultimo periodo, una nuova onda sembra trasportarmi in un nuovo stare, forse non ancora del tutto compreso, ma dal quale ho intenzione di prendere il meglio.
Sono di nuovo in grado di portarmi nel mondo con nuova energia e ritrovata motivazione.
Questi cambiamenti, io li chiamo “manne universali”, ma in realtà a generarli penso che siano i gesti o le azioni che si compiono, anche inconsciamente, o le decisioni che vengono prese, che innescano un inesorabile catena di eventi che ti porta a vivere poi il presente. Ma questa e solo una mia riflessione, per te forse è diverso.
Ho sempre considerato, che una delle mie caratteristiche migliori, sia quella di non aver rimpianti. Questo mi permette di fare tesoro di tutto ciò che vivo in bene e in male.
La vita è una sola e come insegna il reiki, non ce nulla che succede, se non quando si è in grado di affrontarlo.
Come dicevo nell'articolo del mese scorso, dopo anni mi si è riaperto quel sottile linguaggio con il tutto, che mi sta ogni giorno rinnovando di nuova energia e questa sensazione ti assicuro è fantastica ed eccitante.
Risentirmi parte viva e attiva del tutto, è una sensazione che rigenera, rinfranca e soddisfa, soprattutto mi permettere di cogliere nel fuori da me un incessante quantità di segnali che mai avrei pensato potessero arrivarmi.
Sentirmi in forte risonanza con il fuori di me un po’ mi spaventa, non mi sento ancora così strutturata da poter accogliere tutto, ma molto più di prima si.
Se l’argomento ti “risuona”, visita la nostra pagina PRATICHE DI RISONANZA, dove troverai ogni mese un “test” di risonanza gratuito.